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L'indoeuropeo: dove veniva parlato il nostro antenato linguistico?

  • Writer: elisa zordan
    elisa zordan
  • Feb 23, 2024
  • 3 min read

Vi siete mai chieste perché alcune lingue abbiano fra loro delle somiglianze evidenti? Specialmente negli stadi più antichi, alcune lingue presentano fra loro una grande affinità e concordanza di caratteri fonetici, morfologici e lessicali. Da dove vengono queste somiglianze?


Come molte sanno, se due lingue si assomigliano è molto probabile che appartengano alla stessa famiglia linguistica, cioè a un gruppo di idiomi che trae origine da un antenato linguistico comune. I vari antenati linguistici sono conosciuti come “protolingue”. Il termine “protolingua” è composto di “proto” e “lingua”, calco del tedesco Ursprache, e designa nella linguistica storico-comparativa la fase remota di una lingua, ipotetica e non attestata, ricostruita sulla base della comparazione con le altre lingue della stessa famiglia (protolìngua in Vocabolario - Treccani).


Le lingue italiche (come il francese, l’italiano e il portoghese), le lingue germaniche (come l’inglese e l’olandese), ma anche le lingue indoarie (come l’hindi, il bengalese, il singalese), fanno parte della famiglia linguistica delle lingue indoeuropee, lingue parlate in età storica in India, nell’Asia occidentale e in Europa. Proprio come avviene per le famiglie umane, anche per le famiglie linguistiche è possibile tracciare un albero genealogico (l'albero delle lingue europee è riportato in fondo all'articolo).


Alcuni linguisti e archeologi hanno ipotizzato che, in tempi remoti, le lingue indoeuropee costituissero addirittura una lingua unitaria. A partire dalle lingue indoeuropee è infatti possibile ricostruire una protolingua: l’indoeuropeo (o protoindoeuropeo). Possiamo immaginare che questa lingua venisse parlata da una ipotetica civiltà in un’ipotetica patria originaria o, come si usa chiamarla, Uhrheimat. Molti studiosi e alle studiose sono quindi partiti dallo studio dell’indoeuropeo per individuare e collocare nel tempo e nello spazio una cultura comune alle varie tribù che parlavano dialetti indoeuropei.


L’archeologa e linguista lituana Marija Gimbutas colloca l'Urheimat degli Indoeuropei nella zona compresa fra i Monti Urali e il Mar Nero e nella prima età del bronzo (5000 a.C.) il momento della preistoria dell'Eurasia in cui si definisce l'identità originaria degli Indoeuropei (Gimbutas, 1993). La civiltà indoeuropea viene solitamente identificata con la cultura kurgan, nota per le grandi sepolture a tumulo diffuse fra il basso Danubio e le pendici del Caucaso, la quale avrebbe contaminato e soppiantato le preesistenti società matriarcali autoctone. Gimbutas sostiene che, grazie alle armi di bronzo, la ruota a raggi e la domesticazione del cavallo gli Indoeuropei si sarebbero poi diffusi a varie ondate, con migrazioni semi-violente o vere e proprie invasioni, sovrapponendosi alle più antiche società neolitiche.


Teorie alternative rintracciano il punto di irradiazione degli indoeuropei in altre zone. L'archeologo britannico Colin Renfrew individua l'Urheimat in Anatolia (Renfrew, 1989), e fa coincidere l'espansione indoeuropea con la diffusione dell'agricoltura nel Neolitico, a partire dall'8000 a.C. Questa ipotesi però non sembra spiegare coerentemente perché gli indoeuropei si siano espansi anche in India.


Mario Alinei, un linguista italiano, suggerisce che gli indoeuropei fossero già presenti nelle varie località alla fine del Paleolitico Superiore, collegandone la diffusione all'arrivo dell’homo sapiens in Europa di circa 30.000 anni fa.


Un recente studio (Heggarty et al., 2023) pubblicato sulla rivista Science da un team internazionale di 80 linguisti e genetisti supporta un modello ibrido. Il modello propone l’emersione delle lingue indoeuropee circa 8000 anni fa, dunque molto prima di quanto ipotizzato dalle teorie maggioritarie, e un Uhrheimat a sud del Caucaso seguito da una ramificazione verso nord nelle regioni della steppa.


Ipotesi di Heggarty et al. (2023)

Nella figura, l'ipotesi di Heggarty et al. 2023.




Albero genealogico delle lingue - Parte I: Lingue Indoeuropee (Cole et al. 2022)


Bibliografia

Cole, T., Siebert-Cole, E., & Selvi, E. (2022). ALBERO GENEALOGICO delle LINGUE – Parte I: Lingue Indoeuropee (2022).

Heggarty, P., Anderson, C., Scarborough, M., King, B., Bouckaert, R., Jocz, L., Kümmel, M. J., Jügel, T., Irslinger, B., Pooth, R., Liljegren, H., Strand, R. F., Haig, G., Macák, M., Kim, R. I., Anonby, E., Pronk, T., Belyaev, O., Dewey-Findell, T. K., … Gray, R. D. (2023). Language trees with sampled ancestors support a hybrid model for the origin of Indo-European languages. Science, 381(6656), eabg0818.

indoeuropèo in Vocabolario—Treccani. Consultato 21 settembre 2023

Marija Alseikaitė Gimbutas. (1993). The Kurgan culture and the Indo-Europeanization of Europe: Selected articles from 1952 to 1993.

protolìngua in Vocabolario—Treccani. Consultato il 21 settembre 2023

Renfrew, C. (1989). The Origins of Indo-European Languages. Scientific American, 261(4), 106–115.





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